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Per chi come noi è abituato a viaggiare in Asia, il Marocco non è poi così economico. Certo, se paragonato all'Europa sembra di non spendere praticamente nulla, ma il rapporto qualità prezzo della maggior parte delle strutture turistiche potrebbe migliorare. Girando un po' di alberghi comunque è possibile spendere cifre ragionevoli. Di seguito vi elencherò le nostre scelte per l'alloggio lungo tutto l'itinerario, e i prezzi che ci sono stati praticati durante il mese di agosto. Dove non diversamente indicato, tutte le sistemazioni hanno bagno privato.
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Un mese, 10 città, quasi 3000 km. Una cifra imprecisata di stanze d'albergo, treni, autobus, taxi e dromedari. Suole delle scarpe e ruote del passeggino finite.
Tutto per poter dire: ce l'abbiamo fatta anche stavolta!
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Dopo aver visitato Fez, Rabat e Casablanca, decidiamo che è ora di spingerci a sud, di salire sul mitico Marrakech Express per raggiungere la porta del deserto.
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Continua il nostro itinerario del Marocco on the road con bambini. Dopo la prima tappa che da Fez ci ha portato fino a Casablanca per poi proseguire alla volta di Marrakech e del deserto, ecco che adesso punteremo verso le località di mare più famose del paese. Da questo momento in poi la ferrovia si interrompe, e perciò viaggeremo sempre in autobus.
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"Nel deserto non si improvvisa", quante volte ho letto questa frase nelle guide turistiche e pensavo “Ma che sarà mai! Improvviso sempre quando sono in viaggio, e nel deserto no?”
Fino all'anno scorso la pensavo così, poi, quando mi sono ritrovata sola alle porte del Sahara tunisino con un bambino di un anno in braccio e un altro di sette per mano, ho cambiato idea.
Spogliatevi della razionalità del voler capire tutto a ogni costo e ancor di più del giudicare. Lasciate che questo viaggio vi mostri qualcosa di nuovo e scoprirete qualcosa di nuovo anche di voi stessi.
[Due settimane in India del sud]
Un viaggio "zaino in spalla" formato famiglia, alla scoperta delle isole Andamane e Nicobare. L'avventura della prima volta in India di un piccolo viaggiatore e delle paure, le ansie e infine le immense soddisfazioni di due genitori che hanno deciso di continuare a viaggiare.
Un viaggio "zaino in spalla", negazione del turismo organizzato, si trasforma in racconto-reportage su usi e costumi della democrazia più grande del mondo. Perché in viaggio, così come nella vita, l'importante non è la meta, ma il percorso fatto per raggiungerla.
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