Siamo arrivati al termine del #sensomieiviaggi del mese e le Cortesie dei miei Viaggi che ognuna di noi ha raccontato sono tutte incredibilmente belle e rincuoranti. In un periodo dove la diffidenza sta prendendo il sopravvento, si rischia di guardare agli altri sempre con sospetto. In un mondo dove le circostanze tristi che stiamo vivendo portano a metterci l'uno contro l'altro - soprattutto se quest'altro è culturalmente diverso da noi - ci sentiamo spinti verso la strada più facile, quella della chiusura.
Invece le nostre testimonianze dicono l'esatto contrario, e cioè che ancora si può guardare al prossimo con fiducia, proprio come hanno fatto tutte le persone che ci hanno aiutato quella volta che eravamo noi a venire da lontano...
A cominciare da Alessandra del blog Fiori e Vecchie Pezze e grazie alla generosità di un contadino greco che non solo ha spalancato la sua casa a una viaggiatrice squattrinata - non sapete quanto mi ci rivedo – ma che al momento della partenza ha voluto regalarle un cocomero quando invece un arrivederci e grazie era ciò che si aspettava. Ma come dice lei “il viandante era sacro” e secondo me lo è ancora.
Dalla Grecia alla Sicilia il passo è breve e stavolta è l'avventura che Stefania del blog Kiala Camper ha vissuto mentre era alla disperata ricerca di un posto dove dormire tra i monti e ormai col buio, a colpirmi di più. Sì perché ha ricevuto l'aiuto di alcuni abitanti del luogo che le hanno suggerito dove poter parcheggiare per passare la notte; non solo, uno di loro li ha scortarli fino a quel posto. E come se questo non bastasse, degli operai impegnati nella zona hanno atteso che si svegliasse per iniziare a lavorare. Se non è ospitalità disinteressata questa!
C'è poi anche un altro tipo di cortesia, quella che ci si fa tra viaggiatori, tra persone che si trovano nello stesso luogo e che, per il solo fatto di star vivendo la stessa esperienza, si sentono solidali e si aiutano a vicenda. Come quella volta in cui Chiara del blog Prêt à Partir con Chiara si è trovata a visitare due chiese in Slovacchia con delle guide che però non parlavano una parola di inglese. In entrambi i casi, alcuni abitanti della zona in visita come lei, non hanno esitato un attimo a fare da interpreti e così renderla partecipe.
Ora si vola un po' più in là fino a raggiungere la Thailandia di Silvia del blog Acqua e Farina-sississima che ha trovato nel giovane proprietario dell'albergo dove alloggiava, la disponibilità ad accompagnarla alla stazione degli autobus, senza accettare nulla in cambio, e riuscire così a partire in tempo. Credetemi, in Asia gli spostamenti non sono poi così scontati. Come non è neanche scontato che, esattamente un anno dopo, la sorella di questo ragazzo abbia regalato una macchinina a mio figlio piccolo e che le biciclette che finiscono sul pick-up nel racconto delle mie cortesie provengano dalla stessa guest house. Piccolo il mondo vero?
Torniamo in Italia per incontrare Federica del blog Una Ciliegia tira l'altra alle prese con la sua prima vacanza con le amiche. Arrivano ad una stazione un po' fuori mano e grazie a una coppia di genitori ricevono aiuto per raggiungere il campeggio. Genitori di una figlia appena più piccola di loro che sperano un giorno, se in difficoltà, possa trovare lo stesso aiuto. Quante volte ho sentito anche i miei dire la stessa cosa...
Riprendiamo l'aereo e voliamo a ovest, nella California di Luna del blog Pizza e Fichi che è alle prese con un navigatore nel suo repertorio più classico: quando più ne hai bisogno, più lui se ne infischia. A volte la tecnologia va mandata a farsi benedire e il vecchio stile di fermarsi a chiedere informazioni a una persona in carne e ossa si rivela sempre la cosa migliore da fare. E poi volete mettere il biglietto ricordo?!
L'ultimo passo lo facciamo in direzione Africa grazie al racconto di Letizia del blog In cinque con la Valigia che ci porta fino in Tanzania. Lì, in visita a un villaggio Masai di quelli che la maggior parete dei turisti ignora, il capo tribù la invita a sedersi alla sua tavola per mangiare con tutta la famiglia. Offre quel poco che ha in nome dell'ospitalità e poco importa se la persona che ha davanti è più “ricca” di lui, questo perché è lì per accogliere e non per giudicare.
Infine, tre le Cortesie dei miei Viaggi che ho raccontato nel mio post, avete preferito il secondo episodio, quello della cuoca intraprendente. Devo dire che piace molto anche a me, poi il fatto che abbia la stessa ambientazione e in un certo senso gli stessi attori di quello di Silvia lo ha reso ancora più speciale. Voglio dire, quante guest house ci saranno a Sukhothai?
Per concludere, se ci pensate bene, tutti gli artefici di queste cortesie di viaggio fanno la stessa cosa: condividono qualcosa che loro hanno e che a te in quel momento manca. Che siano indicazioni stradali, del cibo, un passaggio o un cocomero, è il gesto che ci fa sentire importanti ma che, più di ogni altra cosa, non ci fa sentire soli.
Commenti
è bello sapere che il mondo non è pieno di squali e di paure: ci sono anche quelli, bisogna stare attenti ma il mondo è fatto di tante persone gentili, in ogni suo angolo!
Ti ringrazio per il tuo commento!
Grazie, un bacione!
Sai, io magari non sono proprio la persona più natalizia in circolazione, ma di certo il mio "natale" è tutti i giorni dell'anno, non solo quando addobbo casa. La gente dovrebbe riflettere su questo, e magari i nostri post saranno d'ispirazione!
Non facciamolo morire eh!
Grazie per il commento