Sapete come si fa a stare 26 ore in aereo, in economy class, senza uscire di testa? Ci si sposa il giorno prima...
Noi abbiamo fatto così e, una volta saliti sul volo della Qantas che da Francoforte ci avrebbe portato a Singapore, quindi a Perth, abbiamo allacciato le cinture e ci siamo addormentati. Così, senza nemmeno mangiare nulla dal vassoio che ha stazionato davanti a noi, finché la hostess non l'ha ripreso intonso. Così, con il sedile neanche reclinato, per la gioia di quelli seduti dietro. Così, con ancora qualche chicco di riso tra i capelli.
Ricordo che quando siamo atterrati per lo scalo a Singapore non ci potevo credere che mancassero appena sei ore e saremmo stati in Australia. Non solo, l'aereo per Perth era praticamente deserto e perciò ci siamo potuti anche sdraiare e giù, altre sei ore di sonno! Ancora oggi quando ci ripenso mi scappa da ridere: per noi arrivare dall'altra parte del mondo è stato meno stressante che andare una domenica al mare di luglio!
A Perth avevamo una macchina che ci aspettava e, caricati gli zaini, apro lo sportello per salire e...sorpresa! Si viaggia al contrario! Lì per lì non me lo ricordavo proprio, era notte fonda e dovevamo pur arrivare in città per trovare l'albergo. Beh, alla fine guidare a sinistra non è poi così difficile, basta fare attenzione soprattutto agli incroci e alle rotonde: provate a pensare da che parte girate la testa quando siete in prossimità di una rotonda...ecco, in Australia è il miglior modo per picchiare, dal momento che le macchine arrivano da destra.
Dopo aver caldamente accettato la bottiglia di vino omaggio del nostro albergo alle coppie in luna di miele, ci è stato più facile rimetterci a dormire per settare l'orologio biologico e essere pronti per l'indomani.
Passeggiando per Perth la cosa che impressiona di più è vedere una città moderna, grande e cosmopolita ma anche così sola: è la capitale più isolata del mondo, più vicina a Singapore che a Sydney. E' pulita e ordinata come la gente che ci vive: e pensare che, come in tutta l'Australia, i primi occidentali stabilitisi qui erano dei galeotti. Di solito è esclusa dagli itinerari più battuti e proprio per questo abbiamo scelto lei come punto di approdo al continente nuovissimo.
Dal nostro albergo una bella passeggiata lungo Mount street ci conduce fino al Kings Park, un posto incredibile soprattutto in questo periodo. E' novembre, primavera inoltrata nell'emisfero australe, fiori e piante sono nel momento di massimo splendore. Oltre 2500 specie di flora tipiche del Western Australia fanno bella mostra di sé, insieme agli uccelli che abitano questi rami.
Il parco può essere visitato in maniera indipendente oppure approfittando dei tour guidati, gratuiti, che partono a orari regolari dal monumento ai caduti che c'è all'ingresso. Noi abbiamo optato per un giretto soli soletti lungo i sentieri che tagliano prati perfettamente rasati. Volendo è possibile anche affittare delle biciclette.
E' meraviglioso vedere così tante piante e fiori nuovi, mai visti prima d'ora perché crescono soltanto qui. Concetto che purtroppo sfugge a Graziano che fa incetta di semi e, tanto misteriosi quanto inutili, attivatori di crescita che vendono al negozio di souvenir. Ovviamente quando ha provato a farli nascere in Italia non è spuntato nulla, a dimostrazione del perché si dice che una specie è endemica.
Il giardino non è la sola attrazione, c'è anche una meravigliosa vista sullo Swan river, il fiume che scorre lungo la baia di Perth regalando uno spettacolare skyliner di acqua e grattacieli.
Un altro aspetto assolutamente nuovo con cui dovrete fare i conti in Australia è il contatto quotidiano con la natura, con gli animali. Siamo rimasti molto colpiti dalla nonchalance con cui un pappagallo veniva al nostro tavolo per mangiare le patatine come se non fossimo ancora seduti lì.
E nelle cinque settimane che abbiamo trascorso in questa terra tanto lontana quanto magica è stata proprio la natura a colpirci maggiormente. Ma questo ve lo racconterò pian piano...
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Un abbraccio